LA CENA

Ti intrufoli senza fare rumore, tra le notizie del telegiornale e la lista della spesa da completare. Sei un pensiero inatteso. Il campanello che suona quando non aspetti nessuno… “Arrivo!”…”Chi è?”… Rispondi “sono io”… La tua voce. La parte razionale di me non può accettare che sia vero. Che tu sia già qui. Sei lontano. Mi dice che mi sono sbagliata. Guardo dallo spioncino. Sei proprio tu. La parte razionale di me chiede scusa alla mia parte emozionale. Scuse accettate. Che sorpresa vederti. Che piacevole sorpresa. Ti ritrovo davanti alla porta con un fiore in mano e un fiore sul viso. Un abbraccio prima di farti entrare, correggendo con le dita gli argini sottili dai quali sfuggono due lacrime.

Sei così. E’ così il pensiero di te. Mi mette al riparo dalla tristezza.

La Tv continua a parlare senza che riesca a sentirla. La lista della spesa è ancora in attesa. Un chilo di ciliegini. Uno di zucchine. La pasta fresca. Il pesce spada. Il moscato di Terracina.

Cerco una tua foto nella galleria dello smartphone. E sei già qui. Sono già le 21. La tavola è apparecchiata. Le luci basse. La musica perfetta. La parte razionale di me mi scuote: sto ancora fantasticando ad occhi aperti. Questa volta ha ragione.

Sono solo le 15. La lista della spesa da completare. La casa da sistemare. La cena da preparare. E’ meglio che tu esca un attimo dai miei pensieri amore mio. Altrimenti, addio cena.

 

ED

GE

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