Dall’altra parte c’è un regno di Pace. Le armi tacciono sotto cumuli di terra finalmente arruginite e inutilizzabili. Le bandiere mescolano i loro colori in un unico bianco sventolare. In alto, più in alto del confine spinato che pretende di dividerci ancora. Libro al di sopra delle trincee, sorvolo i crateri. Più in alto di ogni brama e di ogni pretesto. Egoismi e odio di qui sono puntini piccoli piccoli sovrastati dalla luce del sole. Sto innalzandomi al di sopra di ogni divisione posticcia. Perché in fondo siamo una sola Nazione, un solo genere, in un solo mondo. Un’origine condivisa, un destino comune. Nel mezzo milioni di strade che si uniscono e si intrecciano in un grande tappeto di legami e relazioni. Dall’altra parte i confini sono solo folklore, variopinte tradizioni che ci portano in dono il piacere dell’essere diversi. Ognuno la sua storia, il suo Dio, i suoi sapori, le sue vesti, le sue musiche, le sue arti. Dall’altra parte vive un solo popolo. Mille colori che sui sfiorano e compenetrano forgiando nuove e illimitate sfumature. Quelle della convivenza, della condivisione. Avrò muscoli per tutti. Forza per ognuno di voi. Vi metterò nel mio cuore, c’è spazio a sufficienza. Salterò come non ho mai fatto. Come non sapevo di poter fare. In questi istanti, ora, qui, prendo coscienza di quanto può essere forte un cuore che crede in qualcosa di Grande. Ce la faò. Ne ho la certezza. Atterreremo dall’altra parte. Al di là di ogni divisione. Per sempre.
