L’ultima volta fu quel pomeriggio di luglio, nell’ombra rigogliosa dei platani, lungo il viale ghiaioso che scende al laghetto.
Era già troppo tardi per restare insieme.
Ed era ancora così presto per doversi lasciare.Furono distese di eternità consumate in pochi spiccioli di tempo. Ci rimasero abbracci non dati e baci taciuti. Ci rimasero tra le mani come qualcosa di cui non sai più che farne. Qualcosa che non utilizzerai mai più ma che conserverai nel più bello degli astucci. Gioielli troppo preziosi da indossare.E ogni tanto, quando ti sentirai sola, andrai a contemplarli per disperdere nel ricordo una lacrima.
Quel pomeriggio di luglio ci lasciammo alle spalle una panchina vuota e un foglietto stropicciato con i nostri nomi. Una dedica. Un addio.
