Rachele. Era un giorno luminoso quando la incontrai per la prima volta. Un giorno luminoso. Quasi accecante. Prima di incontrarla. Poi il buio. Buio totale. Ogni colore si ritrasse. Ogni suono si essiccò. Tutta la luce si addensò in un unico punto: la sua pelle.
Fu come ritrovarsi in un teatro completamente spento. Nero dappertutto. Solo un fascio di luce sul palco. E lei in quel fascio di luce a declamare sorrisi. Ed io in prima fila, in un posto riservato, unico spettatore. In un teatro vuoto, soli, io e lei.
Era un giorno luminoso ed affollato la prima volta che la incontrai. E all’improvviso eravamo soli, in una luce che fluttuava solo per noi.
