Giulia sfoglia riviste. Sottolinea frasi. Annota citazioni sul quaderno. Domani sarà una donna. Domani. Non sa quando arriverà quel giorno. Ma non vuole farsi trovare impreparata. Sta immaginando una casa, un lavoro, una famiglia. Oggi quella casa non ha pareti e non ha mobili. Il suo lavoro non ha orari e non ha luoghi. La sua famiglia non ha nomi e non ha volti. Immagina. Immagina quel domani. Lo fa come lo sognano le ragazze della sua età, esagerando con i colori accesi della felicità, con i sorrisi di chi incontrerà, con i risparmi spesi per il parquet. Con l’entusiasmo di chi non vede l’ora e la consapevolezza che tocca solo a lei decidere quale sarà l’ora giusta. Progetta un viaggio e cerca informazioni su un corso universitario. Prepara il tè e risponde ad un annuncio di lavoro. Giulia sta immaginando quel domani. E lo immagina come farebbe una donna che ha già imparato che si deve pensare al dopo da un prima che è adesso.
